
Le filiere Carta e Cartone si raccontano in fiera a Rimini
La carta è una delle filiere più virtuose in Italia che con un tasso di circolarità al 55% e un tasso di riciclo all’85%, risponde al target europeo del 2030. Selezionata come una delle quattro filiere faro che riceveranno finanziamenti dal PNRR con 70 progetti che avranno l’opportunità di potenziare le attività di raccolta differenziata, recupero, riciclo, risanamento e ricondizionamento impianti.
In collaborazione con COMIECO, Federazione Carta e Grafica e Unrima, Ecomondo ha voluto e lanciato il Paper District per questa 26edizione, un’area tematica situata al centro della manifestazione, che ospita tutti gli attori della filiera e che vuol essere un amplificatore degli sviluppi significativi raggiunti da questo comparto. Non solo zona espositiva, ma anche e sopratutto area convegni attiva tutti i giorni per l’intera giornata con interventi delle aziende del settore che hanno presentato e condiviso, la propria esperienza. Un proposta particolarmente ricca di contenuti specifici e verticali, capace di coinvolgere l’intera community oltre ad un’opportunità preziosa per occasioni di networking e business.
Il contributo del riciclo di carta e cartone
Attualmente, in Italia, si ricicla oltre l’80% della carta. Materiali leggeri, versatili e facili da riciclare. la filiera del riciclo di carta e cartone è un esempio di economia circolare che contribuisce a ridurre i rifiuti destinati alle discariche e a diminuire le emissioni di CO2.
In questo contesto, è stato fondamentale il ruolo svolto dai fondi del piano Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per l’ammodernamento e il rafforzamento delle infrastrutture del settore cartario. Grazie a un investimento superiore ai 128 milioni di euro, la capacità di trattamento della filiera ha superato le 700.000 tonnellate di carta e cartone. Ciò ha permesso una maggiore efficienza energetica, una riduzione delle emissioni di CO2 e una diminuzione dei costi, creando al contempo nuove opportunità di lavoro.
I risultati ottenuti hanno senza dubbio margini di miglioramento sia in termini di quantità che di qualità della raccolta. Quest’ultima in particolare, impatta direttamente sulla facilità di riciclo e sul contenimento dei costi, quindi ridurre le impurità iniziali è essenziale per massimizzare il riciclo, ridurre gli sprechi e contribuire in modo sostanziale al futuro sostenibile dell’industria cartaria italiana.