Ecomondo 2022

I numeri sui rifiuti e il riciclo di materiali e imballaggi fanno il punto sui progressi del nostro paese e le prospettive

Questa XXV edizione di Ecomondo si conferma il luogo ideale dove analizzare e confrontarsi sui dati che delineano il quadro Italiano, quello europeo e gli impegni internazionali in genere in fatto di economia circolare e gestione delle risorse. L’Italia si conferma una nazione con ottime prestazioni sul fronte della circolarità dei rifiuti, una resa che ci vede in molti casi al di sopra della media dei paesi Europei, nonostante la forbice con il consumo di risorse sia ancora troppo elevata.

La presenza in fiera di tutti gli organi di riferimento per l’analisi di questi dati si conferma fondamentale. CONAI Consorzio Nazionale Imballaggi, in merito alla produzione di rifiuti nel nostro paese commenta l’importanza dei dati nel 2021. Lo scorso anno, infatti, la produzione di rifiuti è di circa 180 milioni di tonnellate, di cui l’8% proveniente da rifiuti da imballaggio. Con il 73,3% di imballaggi immesso nuovamente al consumo, trova conferma il trend di crescita già delineatosi in precedenza. I termini assoluti parliamo di 10 milioni 550mila tonnellate di materiali grazie ai quali viene superato dello 0,5% il risultato del 2020 che già collocava l’Italia al di sopra della media europea. I dati diventano ancora più incoraggianti se aggiungiamo al totale degli imballaggi immessi al consumo, il valore del recupero energetico conseguente e consideriamo che riferendoci al 2021, prendiamo in considerazione un anno di forte ripresa dei consumi, durante il quale è aumentato in modo esponenziale il consumo di packaging.

Gli imballaggi: cosa abbiamo recuperato nel 2021

Sempre riferendoci al 2021, sul fronte degli imballaggi fra i materiali avviati al riciclo rispetto al totale immesso al consumo troviamo al primo posto le stime performance del cartone con l’85,1% e un totale di 4 milioni 469mila tonnellate, seguito dal vetro con il 76,6%, quindi dall’acciaio 71.9%, l’alluminio 67,5%, il legno con il 64,7% e la plastica 55,6%.

Rispetto al conferimento dei rifiuti in termini di distribuzione territoriale, il 2021 vede una leggera flessione del 2,5% delle percentuali del NORD Italia, motivata dall’incremento delle vendite dei metalli sul libero mercato date le quotazioni favorevoli; valori in crescita sia al centro +4,5% sia al Sud +4,4%. 

Il confronto con i paesi Europei

Esaminando i dati del riciclo e degli indicatori complessivi sull’economia circolare a livello Europeo, come abbiamo già accennato l’Italia guadagna indubbiamente un posto di rilievo. A fronte, infatti, di una lunga serie di dati negativi dei nostri colleghi europei (come evidenziato dal quarto Rapporto nazionale sull’economia circolare , realizzato dal CEN, Circular Economy Network), il nostro consumo pro-capite è in assoluto il migliore con 7,4 tonnellate per abitante. A seguire troviamo la Francia con 8.1, quindi la Spagna con 10.3, la Germania a 13.4 e la Polonia con 17.5.

Bene anche la voce relativa al riciclo dei rifiuti che vede l’Italia con il 68% conseguire la percentuale più elevata fra i paesi europei, così come per rifiuti speciali provenienti da industrie e aziende con i quali siamo a quota 75%. Rispetto invece ai rifiuti urbani, l quota attuale è del 54,4% e l’obiettivo è quello si raggiungere il 65% nel 2035. 

Ecomondo 2022: i dati sul riciclo in Italia ultima modifica: 2022-11-10T16:31:02+01:00 da Valeria Cei