
In carta e polimero da canna da zucchero la confezione plant-based Tetra Stelo è riciclabile al 100% e costituita per l’87% da fonti rinnovabili
Si chiama Tetra Stelo® Aseptic Edge Wingcap™ ed è la nuova e innovativa confezione plant-based nata dalla sinergia di Granarolo e Tetra Pak. E’ realizzato in carta certificata FSC®, proveniente da foreste gestite in maniera responsabile e da altre fonti controllate e polimero ottenuto da canna da zucchero per le componenti del tappo, del collo del tappo e di due dei rivestimenti della confezione.
Lanciato sulle 3 referenze UHT di latte Accadì Alta Digeribilità da litro, andrà a sostituire progressivamente le confezioni Tetra con plastica standard: Granarolo Accadì Alta Digeribilità UHT 1% grassi 1l, Granarolo Accadì Alta Digeribilità UHT 0% grassi 1l, Granarolo Accadì Alta Digeribilità UHT 3% grassi 1l.
“Oggi con Tetra Pak, partner storico di Granarolo – ha commentato il Presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari -, facciamo un grande passo avanti. Siamo orgogliosi di poter annunciare che in Italia la prima confezione Tetra Stelo® di latte sia Granarolo e che questa confezione derivi per l’87% da fonti rinnovabili. Serve però un ulteriore passo avanti che può venire anche dal momento che stiamo vivendo, un momento giusto per lanciare un grande progetto nazionale volto a ragionare lungo l’intero ciclo di vita del packaging (confezionamento e fine vita), coinvolgendo giovani ricercatori e istituzioni, utilizzando, laddove possibile, il Recovery Fund. Dobbiamo agire velocemente e su tutti i fronti, attuando azioni sinergiche costanti che portino a risultati riscontrabili.”
I vantaggi di Tetra Stelo dal punto di vista ambientale sono notevoli: grazie all’utilizzo del polimero da fonte rinnovabile, è stato calcolato che questa confezione riciclabile a prevalenza carta permette una riduzione delle emissioni di CO2 del 20% rispetto alla stessa confezione che utilizza materiali convenzionali da polimero da fonte fossile.
Il dato è certificato da Carbon Trust, l’associazione non a scopo di lucro istituita per aiutare organizzazioni e aziende a ridurre il loro impatto in termini di carbonio in atmosfera. In particolare, la riduzione di emissioni di CO2 è stata calcolata attraverso la comparazione dell’impronta ecologica Carbon Footprint del pack standard (56g di CO2 eq. per kg di prodotto) rispetto al pack plant-based Tetra Stelo®, (45g CO2 eq./kg).
Il polietilene della plastica plant-based proviene dalla canna da zucchero, fonte rinnovabile che presenta le stesse caratteristiche chimico-fisiche e uguali performance del corrispettivo polietilene da petrolio, assieme a cui viene riciclato, ma al contempo ha un minore impatto sull’ambiente: grazie al fatto che la canna da zucchero, mentre cresce, assorbe CO2. La successiva produzione della plastica permette così ridotte emissioni di CO2, rispetto alla plastica fossile.
Il lancio di questa novità in fatto di packaging segna una nuova tappa nel percorso che il Gruppo Granarolo ha intrapreso per ridurre l’impatto ambientale derivante dalle proprie confezioni e allontanarsi dalla plastica nel contesto del proprio piano triennale per la sostenibilità, che ha come riferimento il Goal 12 “Consumo e Produzione Responsabili” dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’obiettivo Granarolo è di risparmiare all’ambiente 3787 t di CO2 in 4 anni (2018-2021). La strategia è basata su 4 azioni principali: riduzione del peso degli imballaggi primari e secondari, utilizzo di plastica riciclabile e riciclata, recupero degli imballaggi del latte reso da mercato, sperimentazione di materiali alternativi alla plastica.
Monica Dall’Olio