Intervento della Commissione Europea sul divieto degli imballaggi in plastica per il settore ortofrutta che ferma tutto e impone 12 mesi per terminare la fase di regolamentazione a livello comunitario
La Commissione Europea ha deciso di bloccare il progetto di legge francese che prevedeva di vietare l’utilizzo di imballaggi in plastica per frutta e verdura fresche per confezioni inferiori al chilo e mezzo di peso. La Francia dovrà rinviare l’attuazione del progetto per almeno 12 mesi, secondo quanto previsto dall’articolo 6, paragrafo 4 della Direttiva del 9 settembre 2015 che stabilisce una procedura d’informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche […] Gli Stati membri rinviano l’adozione di un progetto di regola tecnica di dodici mesi a decorrere dalla data in cui la Commissione ha ricevuto la comunicazione di cui all’articolo 5, paragrafo 1, della presente direttiva se, entro tre mesi da tale data, la Commissione riferisce che il progetto di regola tecnica riguarda una materia oggetto di una proposta di direttiva, regolamento o decisione presentata al Parlamento europeo e al Consiglio a norma dell’articolo 288 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.[…]
In base alla direttiva sopracitata, poiché è in corso un progetto di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio che include disposizioni specifiche sugli imballaggi di frutta e verdura la Francia deve attendere fino a quando la Commissione Europea non si sarà pronunciata sulla sua proposta di regolamento.
Questa decisione ha suscitato la soddisfazione dell’associazione dell’industria delle materie plastiche Plastalliance, preoccupata dalle possibili conseguenze di questo divieto sul settore, e, sull’altro fronte, una certa delusione da parte degli ambientalisti. Lo stop imposto, seppur temporaneo, non sarà certamente cosa di pochi giorni, considerando che la Commissione Europea è a lavoro ma i temi minimi di attesa previsti dalla normativa sono di 12 mesi.