etichettatura ambientale degli imballaggi con istruzioni per il giusto conferiemento

Da CONAI e CS1 Italy il nuovo osservatorio sulle etichette ambientali degli imballaggi per i prodotti a scaffale

È destinato al largo consumo IdentiPack, il primo Osservatorio nazionale sull’etichettatura ambientale del packaging, nato dagli sforzi congiunti di CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi e GS1 Italy, fra le organizzazioni non profit GS1 che promuovono l’impiego degli standard GS1 per la comunicazione aziendale.

IdentiPack, fornirà un monitoraggio regolare e costante sulla presenza delle informazioni ambientali sulle etichette dei prodotti a scaffale. Ogni sei mesi fornirà una reportistica dettagliata dei prodotti in commercio, evidenziando quelli ancora disponibili a scaffale rispetto a quelli acquistati e suddividendoli per il settore di appartenenza.

Come funziona IdentiPack e perché è così importante

Grazie allo standard GS1 GTIN del codice a barre GS1 per identificare i prodotti, grazie a IdentiPack sarà possibile incrociare le informazioni ambientali rimportate sulle etichette dei prodotti di largo consumo, digitalizzate dal servizio Immagino di GS1 Italy (in questa prima edizione, ben 128mila), con le elaborazioni NielsenIQ circa il venduto negli ipermercati e nei supermercati italiani.

Si ricaverà, inoltre, un dato certo circa il numero dei prodotti che presentano in etichetta tutte le informazioni ambientali che diventeranno obbligatorie da gennaio e quanti prodotti presentano in etichetta anche informazioni aggiuntive. Ricordiamo che a partire da gennaio 2023 le etichette apposte sui prodotti dovranno obbligatoriamente riportare l’identificazione del materiale di composizione dell’imballaggio e le istruzioni per la raccolta differenziata.

I primi dati già disponibili sulle etichette ambientali del packaging

l primo report IdentiPack, relativo ai prodotti a scaffale nel 2021, indica un aumento delle etichette ambientali rispetto all’anno precedente, dunque una mobilitazione verso la conformità alla norma che entrerà in vigore il prossimo gennaio, già in corso e tutto sommato a buon punto.

Ma andiamo a vedere direttamente i numeri.

Sono 17.300 le etichette di prodotti a scaffale che sono già complete di codifica identificativa del materiale usato. Di queste il 13,5% delle referenze è relativo al comparto grocery (+3,2 p.ti % rispetto al 2020) e complessivamente rappresentano il 25,1% del totale dei prodotti venduti (+1,8 p.ti % rispetto al 2020). Dati CONAI.

46.156 referenze presentano già indicazioni sulla tipologia di imballaggio e le istruzioni per il corretto conferimento in fase di raccolta differenziata. Sono il 36,0% di tutti i prodotti grocery a scaffale monitorati nel 2021 (+2,2 p.ti % rispetto al 2020) e il 55,5% di quelli venduti (+0,9 p.ti % rispetto al 2020).

Sono 4.268 le etichette di prodotti che consentono di visionare le indicazioni ambientali e una serie di informazioni aggiuntive grazie a un collegamento digitale presente sul packaging del prodotto. Parliamo del 3,3% delle referenze a scaffale e di quelle vendute complessivamente, un dato i crescita dello 0,3% rispetto al 2020.

Etichette ambientali sul packaging: nasce IdentiPack ultima modifica: 2022-10-26T17:34:16+02:00 da Valeria Cei