PARTICOLARI IN PVC

Tornano a crescere i consumi, il settore edilizio grande traino, il packaging la seconda destinazione

Dopo un 2020 in netto calo, i consumi di PVC nel nostro paese fanno registrare una netta ripresa nel 2021 con un +10% e 650 mila tonnellate si torna ai livelli pre pandemia. Un incremento peraltro di gran lunga superiore a quello registrato per gli altri materiali termoplastici, che nel loro complesso sono cresciuti del 5% circa. I dati provenienti dalla ricerca condotta da Plastic Consult per conto del PVC Forum Italia, sottolinea invece che resta coerente con i valori degli scorsi anni la suddivisione del consumo di questo materiale. Delle 650 mila tonnellate di PVC, infatti, 16 mila tonnellate sono rappresentate da PVC rigido, mentre ben 334 mila da PVC plastificato. Per il 66% si tratta di PVC resina mentre il restante 36% da compound.

I settori di destinazione del PVC

A fare la parte del leone, come da tradizione, il comparto edilizio che da solo assorbe circa 1/3 dei consumi totali. Rispetto al 2020, nel 2021 l’impiego in questo comparto è aumentato del 21%, un picco da ricercarsi anche nelle ottime opportunità generate dall’ecobonus, con particolare riferimento agli incentivi per la sostituzione dei vecchi serramenti, con nuove soluzioni in PVC.

Al secondo posto, il settore dell’imballaggio cresciuto rispetto al 2020 del 5%; bene anche gli altri settori, con una crescita intorno al 10%, è il caso dell’arredamento, elettricità, telecomunicazioni, abbigliamento e calzature.

I numeri del riciclo

Bene anche la voce relativa alla produzione di PVC riciclato, in netta ripresa con volumi che si aggirano fra le 90-100 kton.  Per il pre-consumo i valori in crescita vanno di pari passo con i consumi del polimero vergine, più stabile negli ultimi anni, invece, il post consumo anche grazie ai quantitative di PVC raccolti e avviati a riciclo in costante crescita. Il PVC riciclato è di norma impiegato per la realizzazione di tubi, profilati e monofili per spazzole. Nella versione plastificata, la maggioritaria per il riciclato post consumo, i principali utilizzi sono destinati al settore del giardinaggio e al mondo delle calzature.

PVC: previsioni di consumo per il 2022

Le previsioni sui consumi e i numeri del 2022 sono rese più complesse rispetto al solito dalla complessa situazione internazionale; il costo dell’energia e la disponibilità delle materie prime influiscono e influiranno in modo sempre più pesante sui costi sia per le lavorazioni che per trasporto e logistica. La produzione industriale che ha fino ad ora gestito la situazione, si ritiene che inizierà nella seconda parte dell’anno a mostrare maggiore sofferenza; in questo senso ci si attende una miglior resa da parte per il PVC rigido, per il quale la domanda è trainata dal comparto edilizio, mentre il, settore tuoi è più in affanno. Discrete anche le prospettive per il PVC plastificato che dovrebbe mantenersi stabile.

PVC: i consumi in risalita in Italia ultima modifica: 2022-06-24T17:54:57+02:00 da Valeria Cei