
Con il presidente di Assoimballaggi per un overview su un settore in crescita e pieno di potenzialitĂ
Per la filiera del packaging il dibattito sui materiali è oggi piĂą che mai una questione prioritaria. Il packaging in legno è la soluzione per eccellenza in ambito logistico ma non solo, l’impiego è rilevante nel comparto food e crescente negli altri comparti merceologici.
Abbiamo incontrato il Dott. Ezio Daniele, presidente Assoimballaggi, Associazione Nazionale delle industrie di imballaggi di legno, pallet, sughero e servizi logistici, e a lui abbiamo chiesto di tracciare con noi un itinerario sulle opportunitĂ dell’imballaggio in legno in quanto tale. Prendendo in considerazione le dinamiche di gestione di questo materiale e le attivitĂ dell’Associazione che presiede e riunisce circa 300 aziende, abbiamo scoperto non solo un mercato in crescita, ma un potenziale importante nelle diverse iniziative che l’Associazione porta avanti.
Dott. Daniele il legno come materiale per il packaging oggi rappresenta l’attore principale nel mondo della logistica, iniziamo facendo il punto sui numeri del settore.
Prendendo in considerazione i dati del 2018, sono circa 3 milioni di tonnellate di imballaggi in legno prodotti in Italia di cui circa il 64% riciclati tramite il Consorzio Rilegno.
Sono 2.200 le aziende coinvolte, 10.200 gli addetti del settore, 1,6 miliardi di euro il fatturato.
Imballaggi in legno, tracciabilità e sicurezza sono requisiti fondamentali da garantire. Cosa può dirci in merito?
Assoimballaggi collabora con Conlegno (Consorzio Servizi legno Sughero) per garantire ai propri associati tracciabilitĂ e sicurezza. L ‘associazione partecipa infatti al Comitato Tecnico Fitok di Conlegno per il monitoraggio e il continuo miglioramento degli aspetti fitosanitari relativi agli imballaggi in legno.
Inoltre, Assoimballaggi fa parte del Comitato Tecnico Legnok di Conlegno, relativo alle tematiche legate alla Due Diligence. Sempre sul tema Due Diligence, l’associazione sta dialogando con il ministero delle Foreste Ucraino per garantire ai propri associati un percorso di tracciabilitĂ del legname da importare; senza dimenticare le collaborazioni che portiamo avanti con gli enti di certificazione PEFC ed FSC.

Quali sono le attività dell’Associazione in questo delicato periodo nel quale la ricerca di nuovi materiali per affrontare la sfida ambientale è protagonista?
Dal 2005 Assoimballaggi rappresenta, tutela e assiste le aziende italiane del settore imballaggi in legno, promuovendone gli interessi a livello locale, nazionale ed internazionale. Assoimballaggi vanta esperienza e competenza, attraverso la propria storia e la propria struttura, che mette al servizio delle proprie aziende associate, oltre trecento, suddivise in sei gruppi merceologici (imballaggi industriali, imballaggi ortofrutticoli, produttori pallet, riparatori pallet, sughero, prodotti speciali in legno).
L’associazione affronta tematiche trasversali, dalla conformità delle materie prime al trattamento fitosanitario, alla sicurezza degli imballaggi, alle norme tecniche, al trasporto, alla sostenibilità ambientale e, quindi, all’economia circolare, sempre avendo come obiettivi primari, da un lato, la tutela delle categorie produttive rappresentate e dall’altro e al tempo stesso, la loro crescita, fondamentale, portata avanti attraverso: la presenza, l’attenzione e l’ascolto del territorio, volti a conoscere ed approfondire le esigenze e le problematiche locali; il dialogo e il confronto con tutti gli stakeholders, per avere un quadro completo della situazione attuale e delle problematiche esistenti; la successiva capacità propositiva dell’associazione, per garantire il miglioramento costante e continuo delle condizioni operative dei propri associati.
Quanto detto poggia le basi sulle capacità relazionali e di cooperazione che Assoimballaggi garantisce e favorisce tra le imprese, gli enti e le associazioni, a livello locale, nazionale ed internazionale. In ambito internazionale, Assoimballaggi ha intrapreso un percorso di rafforzamento della propria presenza, in termini di contributi tecnici e relazionali, all’interno dei contesti associativi europei (FEFPEB, Grow international, Celiege). Inoltre, sta favorendo gli scambi commerciali internazionali attraverso la stretta cooperazione con le strutture governative italiana ed estere. Sul territorio nazionale sta stringendo accordi per la promozione e lo sviluppo degli imballaggi in legno, valorizzandone le caratteristiche, intrinseche, di sostenibilità ambientale. L’associazione si avvale, inoltre, delle competenze tecniche della struttura di FederlegnoArredo, da un lato, per monitorare l’andamento dei mercati ed offrire strumenti mirati per poter analizzare i dati del comparto ed elaborare scenari futuri, dall’altro, per supportare gli associati dal punto di vista tecnico-normativo.
Da quando sono stato eletto (nel 2017), tra le varie attività , ho cercato di impegnarmi nel promuovere gli scambi commerciali con l’estero e nel valorizzare il ruolo italiano all’interno delle associazioni europee di settore.
Infatti, Assoimballaggi sta instaurando un rapporto di collaborazione con lo Stato ucraino sia a fini commerciali (con ad esempio, l’ottenimento di maggiori permessi, da parte del Ministero dell’agricoltura italiano, di trasporti di merce) che in materia di tracciabilità e sicurezza (Due Diligence che già accennato).
Inoltre, Assoimballaggi sta cercando di rafforzare il proprio ruolo all’interno dell’associazione europea di riferimento FEFPEB: l’Italia ospiterà , infatti, il congresso annuale europeo nel 2021 e la recente Assemblea annuale di Assoimballaggi ha visto la presenza del Presidente FEFPEB, Rob Van Hoesel. Inoltre, Assoimballaggi sta cercando di incrementare il proprio contributo anche all’interno dell’associazione europea specifica degli imballaggi ortofrutticoli, Grow International.
Qual è lo stato dell’arte dei progetti innovativi destinati alle imprese, portati avanti da Assoimballaggi secondo il piano di sviluppo 2018-2020?

Assoimballaggi ha da poco siglato un Protocollo d’intesa con Federbio per promuovere l’utilizzo delle cassette in legno con i prodotti alimentari biologici. In questo modo si cerca di valorizzare il positivo impatto ambientale dell’imballaggio in legno rispetto ad altri materiali.
In queste settimane, inoltre, si sta svolgendo il corso di formazione per imballatori che Assoimballaggi mette a disposizione di tutte le aziende del settore. Il corso, annuale, vede la presenza di professori universitari come relatori e rilascia un attestato al superamento dell’esame finale. L’obiettivo è quello di formare persone qualificate che possano dare un ulteriore contributo anche in termini di crescita ed affidabilità alle proprie aziende.
Assoimballaggi sta collaborando con l’Università Cattolica di Piacenza per aggiornare le linee guida sulle analisi di laboratorio per i controlli di qualità del tappo di sughero. Questo è importante per cercare di uniformare i controlli e accrescere l’autorevolezza del comparto. In questo l’associazione si assume la responsabilità del ruolo di aggregazione e valorizzazione del comparto.
L’associazione sta portando avanti inoltre due progetti per la realizzazione di due software, uno per la progettazione degli imballaggi in legno e l’altro per la progettazione dei pallets, da mettere a disposizione delle aziende associate e non per aumentarne la competitivitĂ a livello internazionale.
Inoltre, a seguito del Ciclone Vaia che ha investito il Nord Est italiano a fine 2018, Assoimballaggi, in collaborazione con Confindustria Friuli Venezia Giulia (FVG), sta portando avanti un progetto pilota dalla duplice connotazione: da una parte, sviluppare, coinvolgendo come attori principali Regione FVG, Sistema dei proprietari forestali pubblici e imprese di prima lavorazione, un dialogo attivo e costante per favorire la possibilità di investimenti nel settore che dipendono fortemente da concessioni a lungo termine grazie ai quali il comparto potrà strutturarsi e crescere ulteriormente; dall’altra, interessando imprenditori boschivi, segherie e aziende di imballaggi, valorizzare la filiera dell’imballaggio in legno in un’ottica di economia di mercato al fine di garantire una crescita duratura e in grado di affrontare i competitor internazionali.
In merito alla provenienza del legno che per il packaging italiano è in grande percentuale d’importazione, ci sono novità che consentano un maggior sfruttamento nel prossimo futuro delle nostre risorse interne?
FederlegnoArredo sta cercando di instaurare un dialogo con il nuovo Governo per provare ad aumentare l’utilizzo delle risorse interne forestali. Nel frattempo è stato siglato un Protocollo d’intesa con Federparchi per la valorizzazione dell’ambiente naturale. Inoltre FederlegnoArredo ha presentato un progetto life, in attesa di approvazione, volto alla diminuzione dell’import di legname attraverso la valorizzazione del territorio.